Escritos corsarios

Escritos corsarios

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  • Create Date:2022-05-13 03:41:41
  • Update Date:2025-09-23
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  • Author:Pier Paolo Pasolini
  • ISBN:8418807792
  • Environment:PC/Android/iPhone/iPad/Kindle

Summary

Escritos corsarios recoge los artículos que Pier Paolo Pasolini publicó desde 1973 hasta su asesinato en 1975。 Publicado póstumamente, Pasolini todavía pudo organizar el libro, revisar las pruebas y redactar la nota introductoria。 Tomando a Italia como modelo de cualquier país occidental, Pasolini analiza la degradación de una sociedad volcada en el consumismo, la creciente homegeneización cultural, la invisible revolución del conformismo, la mercantilización total de lo humano, aspectos que hoy siguen marcando nuestras sociedades。 Pensador a contracorriente, con una energía salvaje y lanzado a una crítica radical, denuncia una uniformidad de pesadilla en la que solo hay espacio para el convencionalismo consumista y la idolatría de la mercancía, que hoy vemos repetirse en la sumisión irreflexiva a la tecnología。 Este ensayismo político de urgencia es la verdadera invención literaria de los últimos años de Pasolini, mientras asistía a la desaparición de su mundo。 Como afirma Alfonso Berardinelli, «la fuerza de los Escritos corsarios reside, ante todo, en la realidad emotiva y moral de su luto»。

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Reviews

Paola Pascali

Raccolta di scritti degli anni di piombo - Personalmente più interessante per il pensiero che per il modo in cui è scritto in sè。 Pasolini rimane un luminare fuori dal comune, fuori dai tempi e dagli schemi: nonostante l’anacronismo, quest’opera ancora fornisce una chiave di lettura abbastanza sbalorditiva alla realtà attuale。 Testi acidi, duri, tipici di Pasolini, che però a volte quasi si “perde” nelle proprie idee cercando di polemizzare, con attimi di tenerezza, per poi tornare allo stile du Raccolta di scritti degli anni di piombo - Personalmente più interessante per il pensiero che per il modo in cui è scritto in sè。 Pasolini rimane un luminare fuori dal comune, fuori dai tempi e dagli schemi: nonostante l’anacronismo, quest’opera ancora fornisce una chiave di lettura abbastanza sbalorditiva alla realtà attuale。 Testi acidi, duri, tipici di Pasolini, che però a volte quasi si “perde” nelle proprie idee cercando di polemizzare, con attimi di tenerezza, per poi tornare allo stile duro。 。。。more

Lorella Marini

Una raccolta di articoli di un’attualità sorprendente, nonostante risalgano agli anni ‘70。 Analisi lucida e spietata dei mali atavici d’Italia su cui si innesta il demone del consumismo che stravolge tutto, creando un enorme Blob melmoso in cui le differenze si appianano e si annullano in nome del dio mercato。 Italia immersa nello ‘sviluppo’, non nel ‘progresso’, paese in cui le vecchie forze in dissoluzione (la chiesa cattolica e la DC) sono soppiantate dal demone della nuova società in cui tut Una raccolta di articoli di un’attualità sorprendente, nonostante risalgano agli anni ‘70。 Analisi lucida e spietata dei mali atavici d’Italia su cui si innesta il demone del consumismo che stravolge tutto, creando un enorme Blob melmoso in cui le differenze si appianano e si annullano in nome del dio mercato。 Italia immersa nello ‘sviluppo’, non nel ‘progresso’, paese in cui le vecchie forze in dissoluzione (la chiesa cattolica e la DC) sono soppiantate dal demone della nuova società in cui tutti comprano secondo bisogni standardizzati, predigeriti, confezionati。 Analisi fatta col cuore, con amore e dolore, da parte di un intellettuale che non ha paura di sporcarsi le mani, un uomo che sente nelle viscere le contraddizioni e le ipocrisie di quegli anni。 Un must read senza SE e senza MA。 。。。more

Belkenadil Mahmoud

This review has been hidden because it contains spoilers。 To view it, click here。 Entre un amour d'italie fasciste et un désir d'anéantir toute sorte d'anti-néofascisme, pasolini prend une position transnationale, communiste atypique, pour mettre au clair le nouveau pouvoir de la societé de consommation, un jésus qui jouit avec ses jeans, et une télévision qui renverse l'ordre onto-théologie du peuple italien。。 Une lecture lucide, coincée dans son contexte d'italie des années 1960-1970, le néo-fascisme, et l'avortement d'un clérico-fascisme au prix de donner naissance à une l Entre un amour d'italie fasciste et un désir d'anéantir toute sorte d'anti-néofascisme, pasolini prend une position transnationale, communiste atypique, pour mettre au clair le nouveau pouvoir de la societé de consommation, un jésus qui jouit avec ses jeans, et une télévision qui renverse l'ordre onto-théologie du peuple italien。。 Une lecture lucide, coincée dans son contexte d'italie des années 1960-1970, le néo-fascisme, et l'avortement d'un clérico-fascisme au prix de donner naissance à une liberté qui dévoile une tyrannie sans limites, celle du discours capitaliste。。 Paso (1922-1975) inclassable, Cinéaste, poète, et pas que ça, le pouvoir de ringardiser tout ordre autoritaire en lisant les poèmes de rimbaud, et la pensée de Gmarsci, l'homme qui avec sa plume de fou a pu dévoiler à quel point l'hégémonie aliénante a pris une nouvelle forme de domination。 "Nos Vieux Arguments de laïques, d'hommes éclairés et de rationalistes sont non seulement émoussés et inutiles, mais encore il font le jeu du pouvoir" (p。178, Champs Arts, Flammarion) 。 。。。more

Matt

Raccolta di articoli che permette di apprezzare l’autore con le sue battaglie e la sua prospettiva

Elisa

当我们说某人的观点过时通常我们是说它是错的。但这是一种迷思:正确的观点同样过时甚至更快地过时。然而那些不惜付出错得离谱的代价也要和肉体存在及它的现实保持连接的观点却不会过时。Pasolini was almost certainly not right; indeed he very rarely was, in the conventional sense at least, and therein lies a great deal of his fascination。 (RSC Gordon) 实际上这些报纸专栏文章(尤其是关于“新权力”、Pannella、离婚法公投的几篇)可能才是他70年代不仅最出色而且(无疑)也最成功的作品。而如果你从他1960-65,1968-70年的专栏读过来,你意识到他的方法也是摸索中一点点找到的,只要愿意我们每个人都可以找到。

Brave Ocelot

Certi articoli sono imbarazzanti, ad esempio quelli sull'aborto e divorzio sono complicati e quasi fastidiosi。 Altri invece sono efficaci ma ripetitivi grazie alle anafore。 Mi aspettavo molto di piu Certi articoli sono imbarazzanti, ad esempio quelli sull'aborto e divorzio sono complicati e quasi fastidiosi。 Altri invece sono efficaci ma ripetitivi grazie alle anafore。 Mi aspettavo molto di piu 。。。more

booksummoner

actual rate: 3,5

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aiuto perché cazzo sono stata in fissa con Pasolini un'estate aiuto perché cazzo sono stata in fissa con Pasolini un'estate 。。。more

Giada Di Pino

ATTI DI PIRATERIA LETTERARIA "Scritti Corsari" di Pier Paolo PasoliniCorsari。 Cioè fuorilegge。 Battaglieri。 Scritti che colpiscono, rapidi, dritti al cuore。 Al cuore della società, della politica, dell’attualità italiana。 Sotto questo titolo simbolico e metaforico, Pasolini raccolse poco prima della sua inspiegabile morte gli articoli che scrisse tra gennaio del 1973 e febbraio del 1975 e che pubblicò parte sul “Corriere della Sera”, di argomento sociale e politico, e parte sul “Tempo”, di argom ATTI DI PIRATERIA LETTERARIA "Scritti Corsari" di Pier Paolo PasoliniCorsari。 Cioè fuorilegge。 Battaglieri。 Scritti che colpiscono, rapidi, dritti al cuore。 Al cuore della società, della politica, dell’attualità italiana。 Sotto questo titolo simbolico e metaforico, Pasolini raccolse poco prima della sua inspiegabile morte gli articoli che scrisse tra gennaio del 1973 e febbraio del 1975 e che pubblicò parte sul “Corriere della Sera”, di argomento sociale e politico, e parte sul “Tempo”, di argomento perlopiù letterario。 Sono molte le questioni e le tematiche che affronta, ma uguale resta il piglio polemico e provocatorio, e con una assoluta, ‹‹disarmata (e disarmante) mancanza di umori ironici e satirici›› (cit。 A。 Berardinelli, “Pasolini, stile e verità” in Il libro e la vita。 Situazioni della letteratura italiana contemporanea): forme e caratteri della borghesia italiana, la laicizzazione pressante della società, il ritiro “a vita privata” della Chiesa, la morte imminente dei dialetti e la dilagante povertà linguistica, la differenza tra sviluppo e progresso, il “nuovo” fascismo e il suo riapparire sulle scene italiane, il referendum del 1974, conconseguente legalizzazione del divorzio e il dibattito nascente sulla legittimazione dell’aborto。 Questione, quest’ultima, che Pasolini, con incredibile precocità e lungimiranza, ritiene non tanto essere un problema di libertà della donna o una tragedia femminile, ma una conseguenza della sempre maggiore, che direi ormai cronica nei giorni nostri, perdita di sacralità della vita。 In una società imbevuta di capitalismo, anzi dineocapitalismo, fondata su di esso e che di esso si nutre, l’unica sacralità possibile è quella del consumo。 Quello che rischiavamo di diventare quando Pasolini scriveva, oggi lo abbiamo realizzato appieno: una società affetta da edonismo patologico, da individualismo morboso e dissacrante。 Ed ecco il bersaglio polemico principale delle “incursioni corsare” di Pasolini: la società dei consumi, il neocapitalismo di stampo industriale, che sta distruggendo (o che ha già distrutto) il mondo proletario e contadino, portando all’omologazione di massa della cultura borghese, che è una cultura senza valori。 Profetico, Pasolini, in questi Scritti Corsari。 E scandaloso。 Scandaloso ancora più che nei suoi romanzi, che hanno scatenato lepolemiche di tanti intellettuali e politici del dopoguerra, o nelle sue poesie, o nella sua dichiarata omosessualità。 Lettura non leggera, questa raccolta di articoli, ma da cui non si può assolutamente prescindere se si tende ad uno sguardo disincantato e consapevole della nostra realtà。Giada Di Pino 。。。more

Emilio Berra

Libertà e omologazioneQuesto celebre libro di Pasolini contiene vari testi di saggistica, articoli di giornali, alcuni legati a temi di dibattito del periodo in cui furono pubblicati, altri bellissimi e portatori di un messaggio che li rende particolarmente attuali oggi, in un senso ben più profondo delle effimere mode che sbiadiscono e si dileguano 。Tra questi ultimi, voglio soffermarmi sul magnifico testo che apre la raccolta, conosciuto come il 'Discorso dei capelli' 。L'autore racconta come Libertà e omologazioneQuesto celebre libro di Pasolini contiene vari testi di saggistica, articoli di giornali, alcuni legati a temi di dibattito del periodo in cui furono pubblicati, altri bellissimi e portatori di un messaggio che li rende particolarmente attuali oggi, in un senso ben più profondo delle effimere mode che sbiadiscono e si dileguano 。Tra questi ultimi, voglio soffermarmi sul magnifico testo che apre la raccolta, conosciuto come il 'Discorso dei capelli' 。L'autore racconta come vide i primi ragazzi coi capelli lunghi, i 'capelloni' , in un albergo di Praga。Con l'acutezza del semiologo, si domanda "qual era il senso del loro messaggio silenzioso ed esclusivamente fisico"。Con garbo ed educazione, "dicevano questo : 'La civiltà consumistica ci ha nauseati。 " (。。。) la nostra generazione doveva essere una generazione di integrati? (。。。) Noi opponiamo la follia a un destino di 'executives' ' " 。 Pasolini li considerò positivamente quali portatori di autentico anticonformismo。 Poi venne il '68 : i capelloni furono numerosi e non più silenziosi, lanciavano slogan contro il sistema 。。。; ci fu un verbalismo chiassoso, che poteva esprimere indistintamente mentalità diverse, sottoculture perfino politicamente contrapposte 。Lo scrittore, quindi, cominciò a guardare con sospetto il fenomeno dei capelli lunghi。Siamo giunti al '72。 L'autore i trovava a Isfahan, nel cuore della Persia : "Ed ecco che una sera, camminando nella strada principale, vidi, tra quei ragazzi antichi, bellissimi e pieni dell'antica dignità umana, due esseri mostruosi。 (。。。) i loro capelli erano tagliati all'europea, lunghi di dietro, corti sulla fronte, resi stopposi dal tiraggio, appiccicati artificialmente intorno al viso con due laidi ciuffetti sopra le orecchie。Che cosa dicevano questi loro capelli? Dicevano: 'Noi non apparteniamo al numero di questi morti di fame, di questi poveracci sottosviluppati (。。。)。 Noi siamo impiegati di banca, studenti, figli di gente arricchita (。。。); ed ecco qui i nostri capelli lunghi che testimoniano la nostra modernità internazionale di privilegiati!' " 。 Quei capelli erano omologati alle mode della televisione e della pubblicità : erano il segno di un nuovo conformismo (magari travestito da anticonformismo, che è poi un 'conformismo al contrario ')" 。Pasolini conclude, amaramente, che "la loro libertà di portare i capelli come vogliono non è più difendibile, perché non è più libertà" 。 。。。more

Mattia

I pensieri e le opinioni di Pier Paolo Pasolini pubblicate sulle colonne delle riviste Corriere della Sera, Tempo illustrato, Il Mondo, Nuova generazione e Paese Sera, tra il 1973 ed il 1975。 Una fotografia ideale della società post 68

Ronaldo Lima

Ácido como era de se esperar de um livro do Pasolini, mas em muitos momentos ele se perde dentro das próprias ideias tentando polemizar coisas que são mais simples。 Além do que ele fala de algumas coisas que não dá para entender exatamente pois são coisas do contexto italiano da época em que ele escreveu。

Paolo Alessandrini

Leggendo questa raccolta di articoli di Pasolini, risalenti ai primi anni '70, ho pensato a come oggi l'Italia stia soffrendo tragicamente l'assenza di una mente critica come quella di Pasolini, di un intellettuale vero e libero che sappia leggere al di sotto della superficie e diagnosticare i mali del nostro Paese。 E' sorprendente come l'analisi di Pasolini, lucida come solo un grande giornalista può fare, e al tempo stesso lirica come solo un grande poeta è in grado di fare, sia ancora oggi, q Leggendo questa raccolta di articoli di Pasolini, risalenti ai primi anni '70, ho pensato a come oggi l'Italia stia soffrendo tragicamente l'assenza di una mente critica come quella di Pasolini, di un intellettuale vero e libero che sappia leggere al di sotto della superficie e diagnosticare i mali del nostro Paese。 E' sorprendente come l'analisi di Pasolini, lucida come solo un grande giornalista può fare, e al tempo stesso lirica come solo un grande poeta è in grado di fare, sia ancora oggi, quasi 40 anni dopo, coraggiosa e in anticipo sui tempi。 Visionario e preveggente, profeta di un'Italia e delle sue tendenze, allora in nuce, oggi visibili e tragiche。 Un libro esemplare per la logica ferrea dei suoi ragionamenti, che sono però sempre pervasi da una poesia che li rende, se possibile, ancora più rigorosi e inattaccabili。 Dovremmo tutti inchinarci davanti a un libro come questo。 L'Italia non ti merita, Pier Paolo。(recensione del 2009) 。。。more

Eliaspallanzani

Tra ironia e meta ironia spesso diventa troppo difficile orientarsi tra compagni e non compagni。 Come regola pratica, possiamo dire che nella maggior parte dei casi se uno cita Pasolini sbagliato è compagno。

Talrond

Ho trovato più interessante la raccolta "Il caos"。 Forse per i temi trattati, una ventaglio più ampio di argomenti, o forse semplicemente perché era la mia prima immersione nel pensiero di PPP。Qui l'ho trovato più pedante, ripetitivo, borioso, meno costante nel livello di criticità。Inoltre, mi sono reso conto leggendo PPP che più che il suo pensiero, è la storia dell'Italia dei decenni posteriori la guerra che mi affascina, seguendo effettivamente il suo consiglio in premessa sul lavoro filologi Ho trovato più interessante la raccolta "Il caos"。 Forse per i temi trattati, una ventaglio più ampio di argomenti, o forse semplicemente perché era la mia prima immersione nel pensiero di PPP。Qui l'ho trovato più pedante, ripetitivo, borioso, meno costante nel livello di criticità。Inoltre, mi sono reso conto leggendo PPP che più che il suo pensiero, è la storia dell'Italia dei decenni posteriori la guerra che mi affascina, seguendo effettivamente il suo consiglio in premessa sul lavoro filologico che il lettore deve fare。Probabilmente riprenderò il PPP poeta, regista e documentarista。 。。。more

Nico Ceruso

Raccolta di pensieri e scritti per assaggiare la filosofia di Pasolini

Sandra

Si tratta di una raccolta di articoli scritti da Pasolini negli anni dal 1973 agli inizi del 1975, pubblicati in diverse testate giornalistiche italiane, e nella parte finale ci sono alcuni articoli di critica letteraria a dei libri pubblicati in quel periodo。Non è il valore letterario degli articoli, chiaramente, che mi ha fatto propendere per le 4 stelle, ma è il pensiero dell’intellettuale Pier Paolo Pasolini, che in questi scritti emerge con chiarezza: Pasolini era una mente lucida, razional Si tratta di una raccolta di articoli scritti da Pasolini negli anni dal 1973 agli inizi del 1975, pubblicati in diverse testate giornalistiche italiane, e nella parte finale ci sono alcuni articoli di critica letteraria a dei libri pubblicati in quel periodo。Non è il valore letterario degli articoli, chiaramente, che mi ha fatto propendere per le 4 stelle, ma è il pensiero dell’intellettuale Pier Paolo Pasolini, che in questi scritti emerge con chiarezza: Pasolini era una mente lucida, razionale, illuminata, lungimirante al limite della chiaroveggenza。 Poi nei suoi scritti ci sono anche tesi che lasciano sgomenti se si pensa alla terribile fine che toccherà a lui, quali “tutti sanno bene che non c'è disegno di carnefice che non sia suggerito dallo sguardo della vittima (e che Maria Goretti, mettiamo, è responsabile del proprio sacrificio almeno quanto il sacrificante)"。 Non tutto quello che scrive è condivisibile。 Ma quando si leggono frasi come quelle che seguono, che costituiscono il cuore del pensiero di Pasolini, come non pensare che abbiamo perso un intellettuale appassionato, libero e lucido, come non esistono più。“Ecco l’angoscia di un uomo della mia generazione, che ha visto la guerra, i nazisti, le Ss, che ne ha subito un trauma mai totalmente vinto。 Quando vedo intorno a me i giovani che stanno perdendo gli antichi valori popolari e assorbono i nuovi modelli imposti dal capitalismo, rischiando così una forma di disumanità, una forma di atroce afasia, una brutale assenza di capacità critiche, una faziosa passività, ricordo che queste erano appunto le forme tipiche delle Ss: e vedo così stendersi sulle nostre città l’ombra orrenda della croce uncinata。 Una visione apocalittica, certamente, la mia…”Non posso smettere di chiedermi cosa avrebbe detto Pasolini della generazione degli anni 2000, se fosse vissuto。 。。。more

Gerardo

Un testo molto interessante per capire gli anni Settanta italiani。 Il punto di vista di Pasolini è personale, ma portato avanti con estreme coerenza。 Lo si apprezza, anche quando ci si trova in disaccordo con lui。 Pasolini individua negli anni Settanta una mutazione antropologica che sta cambiando il volto degli italiani。 Osserva un passaggio da una cultura contadina a una consumistica。 Pasolini prova nostalgia per un mondo contadino fortemente legato al concetto di sacro, ma di una sacralità ct Un testo molto interessante per capire gli anni Settanta italiani。 Il punto di vista di Pasolini è personale, ma portato avanti con estreme coerenza。 Lo si apprezza, anche quando ci si trova in disaccordo con lui。 Pasolini individua negli anni Settanta una mutazione antropologica che sta cambiando il volto degli italiani。 Osserva un passaggio da una cultura contadina a una consumistica。 Pasolini prova nostalgia per un mondo contadino fortemente legato al concetto di sacro, ma di una sacralità ctonia, dionisiaca, di sentimenti vissuti con grande passione。 Un mondo rituale, senza nevrosi, che faceva a meno di orpelli e cose inutili。 Al contrario, gli anni Settanta, attraverso la televisione, introducono il mondo dei consumi: una dittatura subdola, dove gli individui sono costretti a consumare non da imposizione poliziesche, ma perché subiscono costantemente il bombardamento mediatico delle pubblicità。 Di fatto, Pasolini parla di tre dittature: quella fascista, imposta dall'esterno, ma vissuta intimamente solo da alcuni。 Quella democristiana, in cui la democrazia è solo illusoria, poiché si impone una morale di stampo petresco。 Infine, quella dei consumi, la più subdola, che condiziona le pratiche quotidiane degli individui。 Tutto ciò spiega la contrarietà di Pasolini verso l'aborto: egli lo identifica in un mezzo per rendere l'amore un mero atto di consumo。 Tuttavia, Pasolini non sembra essere contrario all'aborto in quanto diritto, ma all'aspetto trionfalistico della propaganda pro-aborto: in sostanza, Pasolini è contrario a una visione della sessualità completamente deresponsabilizzata nei confronti della vita。 Interessante la riflessione su sviluppo e progresso: con "sviluppo" si intende l'avanzamento tecnico-economico, mentre con "progresso" quello sociale。 Il mondo dei consumi sembra preoccuparsi solo del primo: la tecnologia, quindi, diventa l'ennesimo strumento di sfruttamento, se non accompagnata dalle lotte civili。 Pertanto, invita la sinistra a occuparsi del progresso (tuttavia, Pasolini non è un luddista: è consapevole che il progresso può avverarsi solo se c'è anche un avanzamento di tipo materiale。 E' lo sviluppo senza progresso a preoccuparlo)。 Un altro elemento di interessa è la riflessione sui giovani: Pasolini parla di un'omologazione dei costumi che porta i giovani a essere tutti uguali, non importa a quale classe appartengono。 Non ci sono più differenze sul piano dei segni corporei tra borghesi e proletari, tra fascisti e comunisti: tutti i giovani partecipano alla stessa rivoluzione dei consumi。 。。。more

Jacopo

Pasolini descrive l’Italia di ieri, dopo il fascismo e i moti del 68, durante la politica ambigua della Democrazia cristiana。。 si parla di profondi cambiamenti sociali, economici e politici che appartengono a quell’epoca, ma che spesso risultano incredibilmente attuali e vicini。

Marta

era proprio avanti 。。。 ma forse alla lunga essendo questa una raccolta di articoli, alcune parti sono un pò ripetitive

Marc Hernández

On ets ara, Pasolini?

Alejandra

Este libro es un sindiós。 La primera parte está compuesta casi en su totalidad de artículos que responden a los artículos de otros autores que no podemos leer, por lo que es muy confuso。 Pasolini dice que es la labor del lector juntar las piezas, pero me parece que es una excusa para no hacer un prólogo que los encuadre en un contexto。 Las ideas son muy repetitivas y no sé si será cosa de la traducción, pero ni siquiera se entiende qué quiere decir。 Además que se nota que se tiene en demasiada b Este libro es un sindiós。 La primera parte está compuesta casi en su totalidad de artículos que responden a los artículos de otros autores que no podemos leer, por lo que es muy confuso。 Pasolini dice que es la labor del lector juntar las piezas, pero me parece que es una excusa para no hacer un prólogo que los encuadre en un contexto。 Las ideas son muy repetitivas y no sé si será cosa de la traducción, pero ni siquiera se entiende qué quiere decir。 Además que se nota que se tiene en demasiada buena estima a sí mismo y eso no suele ser bueno。 Un puto desastre, vamos。 。。。more

Alessio

Il mio primo approccio a PPP。 Credo non tra i più semplici。 Personalmente non è proprio il mio genere, però è sicuramente un libro affascinante che dà uno spaccato molto interessante della visione della sua epoca da parte di un letterato e uomo di cultura che usava senza dubbio la testa in un periodo (ma quale non lo è?) In cui l'ideologia la faceva da padrone。 Sicuramente ha ancora molto da insegnare。 Il mio primo approccio a PPP。 Credo non tra i più semplici。 Personalmente non è proprio il mio genere, però è sicuramente un libro affascinante che dà uno spaccato molto interessante della visione della sua epoca da parte di un letterato e uomo di cultura che usava senza dubbio la testa in un periodo (ma quale non lo è?) In cui l'ideologia la faceva da padrone。 Sicuramente ha ancora molto da insegnare。 。。。more

Mihai-Andrei

3。6/5

miledi

Può darsi che io non abbia capito proprio tutto-tutto。 E può darsi che io non sia d'accordo proprio su tutto-tutto。 Ma un uomo appassionato, intelligente e libero lo so riconoscere anche in mezzo a una folla。 Può darsi che io non abbia capito proprio tutto-tutto。 E può darsi che io non sia d'accordo proprio su tutto-tutto。 Ma un uomo appassionato, intelligente e libero lo so riconoscere anche in mezzo a una folla。 。。。more

Pier

Libro profetico che, pur essendo stato scritto più di quarant'anni fa durante i difficili anni di piombo italiani in un clima decisamente più teso a livello socio-politico, mette in luce numerosi aspetti negativi dell'odierna società italiana。 Pasolini, lo scrittore "corsaro", ferocemente e dolorosamente ripiegato in un pessimismo assoluto nei confronti di una realtà violentemente degradata, critica in maniera caustica e senza mezzi termini i vizi e i mali di una nuova e sconcertante tirannia ap Libro profetico che, pur essendo stato scritto più di quarant'anni fa durante i difficili anni di piombo italiani in un clima decisamente più teso a livello socio-politico, mette in luce numerosi aspetti negativi dell'odierna società italiana。 Pasolini, lo scrittore "corsaro", ferocemente e dolorosamente ripiegato in un pessimismo assoluto nei confronti di una realtà violentemente degradata, critica in maniera caustica e senza mezzi termini i vizi e i mali di una nuova e sconcertante tirannia apolitica diversa da quelle passate in quanto annichilisce e omologa il pensiero e la personalità del singolo a quella della massa: la società consumistica e mediatica。 Scritto in maniera chiara e lineare, senza termini troppo ricercati o troppo colloquiali, il libro, che si presenta come una raccolta di interventi e articoli giornalistici scritti in un arco temporale di due anni, è stato per me un'importante risorsa non solo letterario-culturale ma soprattutto un'importante fonte per la mia tesina di maturità su " il consumismo e la perdita delle virtù individuali"。 Consiglio quindi il libro a tutti coloro che sono attratti dall'ambito politico e sociale in quanto porta a riflettere su quali siano i rischi in cui possiamo incorrere ogni giorno dal momento che siamo immersi completamente in una società che non lascia spazio al pensiero del singolo ma solo a quello della massa。Stile:8+Contenuto: 9,5Globale: 9- 。。。more

Marco Renzi

[Corsera e altre testate - nel muro]Allora: la prima riflessione è questa: una volta, tipo negli anni Settanta, potevi prenderti il lusso di andare in edicola, comprare, ad esempio, il Corriere Della Sera, e trovarci articoli firmati da Pier Paolo Pasolini。Non mi piacciono troppo le tiritere su quanto fosse bella l'Italia di un tempo, l'Italia del valzer e l'Italia del caffè, poiché inevitabilmente quell'Italia ci ha trasformati nel Paese ancor più alla deriva che oggi rappresentiamo, dunque c'è [Corsera e altre testate - nel muro]Allora: la prima riflessione è questa: una volta, tipo negli anni Settanta, potevi prenderti il lusso di andare in edicola, comprare, ad esempio, il Corriere Della Sera, e trovarci articoli firmati da Pier Paolo Pasolini。Non mi piacciono troppo le tiritere su quanto fosse bella l'Italia di un tempo, l'Italia del valzer e l'Italia del caffè, poiché inevitabilmente quell'Italia ci ha trasformati nel Paese ancor più alla deriva che oggi rappresentiamo, dunque c'è ben poco da fare i nostalgici。 Diciamo solo che erano i tempi ad essere diversi; o meglio: erano gli uomini, o alcuni di questi, ad esserlo。 E insomma, sui giornali uscivano grandi cose, come gli elzeviri di Berto sul Resto del Carlino, tanto per citarne uno che verrebbe in mente a me e ad altre due dozzine (oddio, anche troppe) di persone in Italia; oppure, gli articoli di Pasolini sul quotidiano di via Solferino, dove oggi D'Orrico ha il coraggio di scrivere che Luciano Ligabue (proprio lui) è il Raymond Carver (proprio Lui) italiano。 Io, che preferisco essere l'Anna Magnani svizzera, come rispose a un giornalista un grande (ex) comico pratese all'affermazione "lei è il Woody Allen italiano", mi limito dunque a constatare questo semplice fatto: in un tempo non troppo lontano, ma che ormai sembra corrispondere a un'era geologica, questi Scritti di PPP si potevano leggere su (quelli che un tempo erano) prestigiosi fogli nazionali, mentre ora Andrea Scanzi parla di MoVimento 5 Stelle, di musica, di tennis, di vino, inframezzando il tutto con l'onnipresenza televisiva e la scrittura (!) di romanzi (?!%&ç@), senza riuscire, in tutto ciò, a sbrogliare la matassa cum magna diligentia。 Insomma: chi legge si faccia i suoi conti, tiri le sue conclusioni e soprattutto faccia le sue riflessioni。 Ché qui, le riflessioni fioccano e continueranno a fioccare, poiché gli Scritti Corsari sono un'apologia della libertà di stampa e di pensiero, un grimaldello capace d'aprire ogni mente offuscata dal fascismo della contemporaneità, de-evoluta nella propria inconsapevole ignoranza travestita da sapere, un sapere fatto di pochi click e di poche parole senza autore, specchio di un popolo bue poco incline al ragionamento e al pensiero di testa; ma soprattutto poco propenso a pensare con la propria, di testa; e impossibilitato a intraprendere la propria strada - politica, artistica, filosofica, il cazzo che vi pare - senza la guida di un burattinaio, di un ducetto urlante che sbraita tutto il contrario di tutto, ché tanto l'importante è urlare ed essere "contro", senza sapere con esattezza cosa significhi essere davvero contro, davvero liberi。 Libero lo era senza dubbio Pasolini。 E non è vero che a suo tempo non imperassero i ducetti di cui sopra: di certo erano capi migliori, nei quali si poteva quanto meno fare affidamento per certe cose; ma è anche vero che molte persone vi si accodavano per ignoranza consapevole, senza dimostrare, salvo eccezioni, la tracotanza e la violenza attuali, quella di capre vestite da sapienti, pronte a dar voce alla prima falsa verità trovata in Rete, pronte a far fuoco sul primo capro (che non è il maschio della capra) espiatorio girardianamente disponibile, nel nostro caso immigrati e disgraziati assortiti。 Dunque: se qualcuno faceva scrivere Pasolini, vuol dire che aveva i suoi lettori, la sua autorevolezza。 E mi vien da dire che qualche cervello l'avrà di sicuro aperto, anche se ad oggi tante parole, frasi e periodi sembrano esser stati scritti in vano; ma non è certo colpa di PPP, né di quei pochi che lo leggevano e che magari lo capivano。 La questione, poi, è la seguente: siamo d'accordo sul fatto che oggi non esista un Pasolini; e se esiste ha più o meno l'età che avrebbe oggi il poeta friulano se non fosse stato ucciso a bastonate quarantuno anni fa。 Ma facciamo finta per un attimo che ci sia: chi lo farebbe scrivere? chi lo leggerebbe? chi gli darebbe ascolto? Già all'epoca la sua voce era scomoda e faceva storcere il naso e girare i coglioni a destra e a sinistra; ecco: oggi avrebbe modo di far incazzare qualcuno? E ci sarebbe qualcuno pronto a cogliere e carpire certi Scritti?Non lo so, non riesco a dare risposta。 Il dubbio permane, come - per fortuna - rimangono gli Scritti Corsari, uguali a come PPP li aveva concepiti; uguali a se stessi e al loro tempo, perché tanto ogni tempo si somiglia。 L'importante è sempre leggere (le cose giuste) e capire。 Leggere e capire, leggere e capire, leggere e capire, ecc。E a culo tutto il resto。 。。。more

Damiana

3。5/5

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Contengono riflessioni di indiscutibile spessore, acutezza e profondità con quell'occhio capace di vedere oltre il presente che era tipico di Pasolini。 Allo stesso tempo contengono anche molti riferimenti alla sua contemporaneità che purtroppo non sono riuscito a raccogliere completamente Contengono riflessioni di indiscutibile spessore, acutezza e profondità con quell'occhio capace di vedere oltre il presente che era tipico di Pasolini。 Allo stesso tempo contengono anche molti riferimenti alla sua contemporaneità che purtroppo non sono riuscito a raccogliere completamente 。。。more

Antonio

Mi ha sorpreso come Pasolini abbia previsto come la forza della televisione avrebbe stravolto l'Italia。 Però mi lasciano anche un po' perplesso due questioni che mi sembrano tipici vizi nazionali che non mi aspettavo di ritrovare in lui: 1) l'Italia è un caso a parte, sembra che per noi italiani ciò che vale per tutti i paesi, non possa valere per noi。 2) si stava meglio quando si stava peggio。 Questo vizio di guardare sempre indietro, che mi sembra tipico di noi italiani。 Non guardiamo al futur Mi ha sorpreso come Pasolini abbia previsto come la forza della televisione avrebbe stravolto l'Italia。 Però mi lasciano anche un po' perplesso due questioni che mi sembrano tipici vizi nazionali che non mi aspettavo di ritrovare in lui: 1) l'Italia è un caso a parte, sembra che per noi italiani ciò che vale per tutti i paesi, non possa valere per noi。 2) si stava meglio quando si stava peggio。 Questo vizio di guardare sempre indietro, che mi sembra tipico di noi italiani。 Non guardiamo al futuro ma sempre al passato。 Rivalutando perfino il fascismo, rispetto alla sua contemporaneità, Pasolini mi ha deluso。 Non penso che, se il consumismo può essere criticato, per questo possa essere in qualche modo rimpianto il fascismo o la miseria e l'analfabetismo, eppure sembra che tra consumismo e fascismo lui scelga il secondo, tra televisione e analfabetismo, meglio l'analfabetismo。 Ecco perchè solo 3 stelle。 。。。more